
Nel post precedente parlavo di viaggi, gite nei boschi, trekking scogliere...ma la sera stessa dei miei propositi la realtà dell'epidemia (prima ) e pandemia (dopo ) stravolgeva le nostre vite.
Le doverose misure prese dal Governo, dalla quarantena alla chiusura delle attività produttive non essenziali ha ovviamente congelato ogni vanità o frivolezza.
L' evolversi del contagio, come appreso dall'ormai "bollettino di guerra" quotidiano, è passato dalle prime decine di vittime di fine febbraio ai quasi mille di ieri, 27 marzo.
La gravità dell' evento storico che stiamo vivendo si è manifestato, nella coscienza collettiva, con l' immagine di venerdì scorso del Romano Pontefice, vicario di Cristo in terra, che prega ed invoca a Dio pietà per tutta l' Umanità, dispensando l'indulgenza plenaria, cui tutti i battezzati possono lucrare.
Ci attende una Pasqua senza confessione, senza Eucarestie visto che non ci saranno le messe in Chiesa, sino a data da destinarsi.
E questo è niente in confronto alla mancanza del conforto religioso cui ha diritto ogni moribondo, in duemila anni di Cristianesimo mai lo si era negato ad alcuno.
Se le ondate di epidemie saranno, come si teme, anche di ritorno fino al 2022 mi chiedo se davvero tenere tutto fermo sia la reazione migliore.
Perché non testarci volontariamente con i kit sierologici per individuare l' ecg, tramite l' EZ1 DPS in grado di provare se abbiamo già contratto- e risolto- il contagio?
Non so voi... ma io ho la percezione che come minimo al quaranta per cento siamo già immunizzati.
Se sottoporsi ai tamponi, per scongiurare i periodi "finestra", conclama la non contagiosità verso terzi, che si avanzi nel proposito!
Presidio per presidio, sottoponendo coorti intere di cittadini in età lavorativa ( 25-55 anni ) puntando sui futuri cavalli da battaglia, coloro che possono dare un contributo decisivo alla ripresa economica.
" Se lo conosci, non ti uccide" vale per l' HIV, giusto? Se risultare positivi al test proteico fa risultare già immunizzati si potrebbe procedere con dei lasciapassare, dei 'salvacondotti' papali od imperiali come nelle guerre e pestilenze del passato, per poter contribuire alla ripresa economica del paese.
Come i " Bruti" di Manzoni, ma con occupazioni e finalità più nobili.
Nel frattempo, mantenendo le giuste misure di contenimento, si raggiungerà l' immunità di gregge o addirittura il vaccino contro questo microscopico antagonista, il Covid-19 ( giusto nella " Guerra dei mondi" di H. G. Wells, nel lontano 1897, lo si profetizzava come la più temibile delle armi...ma contro gli alieni! ).
Gli attivi al lavoro si organizzerebbero per contrastare la crisi, per far ripartire i cantieri, ricostruire tutto quanto c' è in sospeso ( e di irrisolto ) in questa povera Italia: ospedali, scuole, strade, carceri.
Magari ripristinare temporaneamente l' Asinara come colonia penale: risolve il sovraffollamento delle celle che condanna senza appello al contagio, ridando la dignità del lavoro ai detenuti, nella pastorizia, nel tenere in ordine il parco naturale ( in vista della futura riapertura al pubblico ).
Nazionalizzare, bonificandola, l' industria pesante, sostenere con incentivi per quanto minimi- ma fondo perduto- le piccole medie imprese: del manifatturiero, dell' agroalimentare, del Turismo, dell' high tech, etc.
Rifondare le case per ferie, fossero anche " dacie" di ispirazione sovietica o i villaggi dei ragazzi alla Olivetti , qualunque proposta sarebbe ben accetta pur di agevolare il turismo interno, con alberghi diffusi o villaggi vacanza a rievocazione storica, come si fa da trent'anni in Gran Bretagna con i festival dei druidi, dei taglialegna etc.
Per le famiglie a medio o a basso reddito implementare le colonie estive, i rifugi alpini, i parchi vacanza.
Basta con le concessioni ai privati degli spazi demaniali- costieri e boschivi- per questo cosidetto turismo d' èlite, che in realtà non ha mai portato niente nelle tasche dei locali, bensì spiagge libere per tutti con modalità di accesso più spartane ed eco sostenibili.
Reclutare, proprio tra la gioventù annoiata dalla reclusione domestica, dei Ranger per i tanti parchi naturali italiani, convertendo in crediti scolastici o universitari la formazione che riceverebbero dalla Guardia Forestale in quella che per loro sarà una lunga estate, lontani dai banchi di scuola.
Luoghi da contemplare con rispetto, godendo dei sentieri paesaggistici guidati da geologi, cartografi, botanici, etologi, etc.
Biglietterie con aree sosta accattivanti grazie ad una animazione ad hoc, boy scout volontari agli ingressi che predispongono ai percorsi agevolati i bambini e i portatori di handicap, come si fa in tutti i parchi a tema del mondo.
" Non si lascia indietro nessuno!" incita il nostro Ministro del Consiglio, parafrasando il " No one left behind " dei Marines.
Beh, allora deve anche adottarne lo spirito, quel ' Semper Fidelis' che incita a combattere in prima linea.
Non si può vincere restando nelle retrovie, l'inedia non ci salverà.
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